La società era stata costituita formalmente solo in Romania, ma di fatto operava nel settore delle pulizie di edifici e strutture alberghiere in Versilia e aveva sottratto al fisco italiano oltre 150 mila euro, impiegando anche lavoratori irregolari.

E’ il risultato di una indagine condotta dalla guardia di finanza di Lucca: dagli accertamenti condotti dal gruppo di Viareggio è emerso che la società era stata costituita in Romania al solo fine di evitare di essere assoggettata a tassazione in Italia, ma in realtà dal 2018 al 2021 l’attività è risultata essere stata esercitata in Italia in via esclusiva, mediante la stipula di importanti contratti di appalto con alberghi e strutture ricettive dell’area della Versilia per l’effettuazione di servizi di pulizia. Nel corso degli approfondimenti ispettivi, avviati a seguito di una segnalazione dell’ispettorato territoriale del lavoro di Lucca e Massa-Carrara, è stata anche attivata l’amministrazione fiscale rumena mediante i canali di cooperazione internazionale di cui si avvalgono le fiamme gialle.

Le autorità rumene hanno confermato che la società in questione non svolgeva alcuna attività in Romania, che la sede dichiarata era un mero indirizzo di domiciliazione e che tutti i dipendenti erano inquadrati secondo la normativa contributiva rumena pur essendo residenti in Italia da molti anni. Pertanto, al titolare della ditta, una donna di origini rumene residente in Italia da oltre 10 anni, è stata attribuita d’ufficio una partita iva e gli è stato contestato di aver sottratto a tassazione oltre 150.000 euro di ricavi realizzati nel nostro Paese. La donna è stata, inoltre, sanzionata per le violazioni in materia di lavoro. 

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ultimo aggiornamento: 15-03-2022


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